• Culture,  Hobby

    Romanzo: Zia Mame

    Immaginate di essere un ragazzino di undici anni nell’America degli anni Venti. Immaginate che vostro padre vi dica che, in caso di sua morte, vi capiterà la peggiore delle disgrazie possibili, essere affidati a una zia che non conoscete. Immaginate che vostro padre – quel ricco, freddo bacchettone poco dopo effettivamente muoia, nella sauna del suo club. Immaginate di venire spediti a New York, di suonare all’indirizzo che la vostra balia ha con sé, e di trovarvi di fronte una gran dama leggermente equivoca, e soprattutto giapponese. Ancora, immaginate che la gran dama vi dica “Ma Patrick, caro, sono tua zia Mame!”, e di scoprire così che il vostro tutore…

  • Numerologia

    N°3

    “La comunicazione avviene quando, oltre al messaggio, passa anche un supplemento di anima” (Henri Bergson) La carta n°3 dei Tarocchi di Marsiglia viene nominata L’Imperatrice e comunica:”Io regno”. Su cosa regna e in quale modo, lo si può interpretare in tanti modi. Potremmo parlare a lungo del numero 3, sia per quel che riguarda i Tarocchi che in relazione al 3 in senso ampio. Pensate alla Trinità: Padre, Figlio e Spirito Santo o al simbolo alchemico della Trinità che, preso da una certa distanza, rassomiglia tanto all’aquila raffigurata sulla carta del 3. Potremmo andare molto lontano sino all’isola di Man, sul cui emblema rotondo tre gambe corazzate significano “Dovunque lo si getti, tornerà…

  • Editoriale,  Homepage

    Uscire dal corpo-a-corpo

    Allo specchio una silhouette. In testa una tempesta. Lo sguardo poco delicato che smembra, sminuzza, valuta. Giro vita leggermente ingrossata (pizzica senza pietà), le cosce appesantite (le chiama «cosciotti»), la pelle della pancia un po’ floscia (la tocca come fosse l’impasto del pane), un mezzo giro, espone il suo sedere…non abbastanza muscoloso (lo trova «flaccido»). Come fare pace con il corpo? Tra lui e noi, il corpo-a-corpo è permanente, stancante. Quando non è costretto a suscitare il desiderio, deve esibire la salute. Il nostro corpo è sempre stato un oggetto di concupiscenza, che si sia uomo o donna, o ce ne prendiamo cura sino all’estremo o lo «mutiliamo» … Tra…

  • L'angolo Dei Lettori

    Le silfidi: l’altra faccia della medaglia

    LEI è l’unica vera bellezza in questo ristorante d’estate su una assolata spiaggia di Bali. L’unica bellezza diafana in mezzo a una «colonia» di cicciottelle rosse, abbronzate, appassite, accasciate davanti a un succo bio a cui affidano una missione impossibile: far sciogliere i chili senza effetto secondario, prima di mangiarsi il delizioso e ricco e ricco «Nasi-Goreng» in tutta impunità… LEI porta il suo bambino, lo culla, piutosto si culla, effettivamente i suoi movimenti sono stereotipati e lui, il bambino, non ha nessun bisogno di essere cullato, è molto tranquillo. LEI è in piedi davanti al suo tavolo e guarda il suo piatto intatto del alto… è altissima… ma guarda…

  • Rubrica

    Nuoto… o seduzione?

    Argento vivo, energia pura, ecco cos’ero io prima. Prima di che? Prima di rendermi conto che la legge di gravità è valida anche per me… i seni, le guance, i glutei…tutto è irresistibilmente attratto dal suolo…ma che roba è mai questa? Mentre il mio petto baldanzoso era un’attrazione, oggi gli Wonder bra mi aiutano a combattere questo mio cedimento sconveniente. Decido di buttarmi in acqua e praticare l’aquagym che mi aiuterà a rassodare tutto ciò che scende… Andiamo allora, facciamo un giretto alla Decathlon dove è imperativo l’acquisto di costume da bagno degno di questo nome (non posso comunque indossare il bikini piccolo dell’anno scorso e non oso nemmeno provarlo!) Tornata…

  • Blog,  Rubrica

    La vita è un gioco: “Giro dell’Oca”

    “La vita è come un gioco” – conosciamo tutti questa frase, la cui interpretazione è lasciata alla libera interpretazione di ciascuno di noi. A me piace pensarla come una metafora che c’insegna ad affrontare le vittorie e le sconfitte con filosofia, senza mai prendersi troppo sul serio. La fortuna e le disgrazie vanno e vengono. Fanno parte del gioco, dove non importa tanto vincere, quanto restare in ballo e in buona compagnia. I giochi da tavola sono un’invenzione remota. Alcuni dicono che il primo “Giro dell’Oca” risalga ai tempi degli egizi! Pare che ricalcasse la sagoma del dio Mehen, un serpente arrotolato, le cui squame fungevano da caselline su cui…

  • Rubrica,  Turismo

    Orgosolo, la voce dei muri

    Due cento chilometri mi separano del luogo dove ho deciso di portarvi oggi. Un piccolo borgo del Supramonte, circondato di montagne sfumate per l’intenso calore dell’estate. Arrivarci è una sfida: neve, ghiaccio, gomma e catene obbligatorie in inverno. In estate, è piuttosto l’aria condizionata che non è una opzione! La traversata della Barbagia mi disorienta già. Dei nomi sconosciuti: Sedilo, Mamoida, Gavoi, Oliena, sfilano con i chilometri. Dopo ogni curva spero d’intravedere questo paese di cui mi hanno parlato tanto. Il paesaggio cambia, dei vigneti si succedono ai pascoli, le montagne aride si avvicinano pian piano. Finalmente, superata una curva, appare, come un miraggio, un isolotto rosato, appoggiato su un…