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E la passione, caspita!

Possessività, ossessione, dipendenza, esaltazione, eccitazione, intensità….

La passione la possiamo definire solo con delle parole estreme. Non parlo della passione tra due persone, o meglio, non solo… parlo della passione per uno sport, un luogo, un autore… Le passioni sono tante e sempre con lo stesso sentimento dentro di noi quando lo viviamo: una gioia intensa, un senso di completezza. Se manca è come se fossimo senza carburante. Ci invade un malessere che annienta, una sensazione di vuoto… di tristezza, quasi di morte.

Che dire? Possiamo vivere senza passione e accontentarci della quotidianità, della banalità? Senza passione, niente sofferenza ma ci trasciniamo sbuffando… Avanziamo!

Oppure vivere a 200 all’ora, ubriacarsi di gioia, di «bolle» anche se sappiamo che la caduta sarà dura, ma questi momenti forti ci faranno godere ogni minuto della vita e grazie a loro «tessiamo» ricordi indelebili per la nostra vecchiaia.

Non so per voi, ma una vita piatta, senza emozioni forti, senza risate, pianti, cadute e balli sulla cima delle onde, io non la chiamo vita ma sopravvivenza…

Questa settimana dimostriamo ancora una volta che nella nostra rivista, l’emozione e l’intuito, prevalgono sulla ragione.

Non perdete le nostre rubriche, troverete sicuramente una motivazione o uno spunto per affrontare l’autunno nel miglior modo possibile.

Vi auguriamo una settimana appassionata su Emotionletter!

Christine Lauret

(Lettrice e correttrice Ana Riemann)

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