Gioco di pista

Vi piacciono i giochi da tavolo? Il Gioco dell’Oca, Monopoly, Trivial Persuit? Io li adoro. Quando ero piccola, ogni Natale ne ricevevamo uno e naturalmente lo provavamo subito. Il nostro cenone era solo una questione di due orette e rimaneva del tempo sufficiente per affrontare nuove sfide. Specialmente nei periodi bui passavamo serate intere giocando con birilli e dadi, cercando di raggiungere ogni genere di “Arrivo” e ci emozionavamo tanto! Quando credevi di aver vinto, a due passi dalla fine e proprio sul più bello, all’improvviso succedeva la catastrofe: il “campo” maledetto che ti ordinava “Ritorna alla partenza!”
Altre volte ne inventavo uno io! Prendevo fogli di carta che incollavo insieme e là sopra disegnavo mondi di ogni genere. Paesaggi sottomarini con squali, U-Boot… Castelli con porte segrete, passaggi sotterranei… Labirinti con animali bizzarri e angoli ciechi… Certe volte ritagliavo delle piccole figurine che facevo scomparire dentro una fessura del foglio per rispuntare in un altro. Il tutto veniva attraversato da caselline tonde segnate con colori diversi per segnalare eventuali disavventura o piuttosto il contrario.
Mentre disegnavo, perdevo letteralmente la concezione del tempo! Inchinata per ore sull’illustrazione nascente, la realtà attorno a me scompariva. Ogni interruzione esterna rappresentava un disturbo, mentre venivo risucchiata dalla mia stessa fantasia.
Peccato che non li abbia conservati tutti, ma tra un trasloco e l’altro li perdetti quasi tutti. Oggi, nella soffitta dei miei genitori, sono rimasti solo pochi esemplari. Certo, un trasloco ti obbliga a liberarti delle cianfrusaglie…
La morale della favola?
Oggi so che il disegno è casa mia. Mentre le città attorno a me cambiavano di sovente e con esse gli amici, gli asili, le scuole, le strade, i rumori, il clima, tutto, dentro di me restavo ancorata saldamente alla mia creatività. Oggi mi riaffaccio a quel mondo e mi accorgo che è ancora là! Sono riuscita a conservarlo attraverso le tempeste. Mi diverte ancora creare “giochi di pista” o illustrazioni naïf.
La fantasia è un pozzo di energia, il mio Mulino Bianco, dove tutto è bello, sereno e colorato.
Anja Riemann