Il labirinto: dal Minotauro ad Alice nel paese delle meraviglie

Che siate giovani o anziani, piuttosto fan del cinema che della letteratura, con un’anima di bambino o senza, fate questa prova: Pensate alla parola labirinto e guardate cosa succede.
Da me, Ulysse, il filo d’Arianna, Dedalo, Alice nel paese delle Meraviglie, Harry Potter, Shining, Dante e la sua discesa in inferno… sono usciti come un flash.
E se andiamo più avanti, oltre i personaggi o i film, il labirinto diventa simbolo di un viaggio iniziatico, di sofferenza, prove, procedure, luoghi maledetti, ma anche di astuzia o… del semplice gusto di smarrirsi…
Questa settimana, nella nostra scia vi trasciniamo nel labirinto dei nostri articoli. Dai viaggi iniziatici di Paolo Dall’Aglio all’illustrazione di Anja Riemann, passando per il racconto audace di Rolande Murat o quello epico di Christine Lauret, vi faremo attraversare meandri eterocliti senza dimenticare il nostro consiglio cinematografico che comprende i personaggi usciti dalla mia mente…
Perdersi in un labirinto significa ripassare tante volte nello stesso punto (mentalmente o fisicamente), ci permette di guadagnare una prospettiva nuova, di far emergere e illuminare la nostra strada.
Insomma, non temete di affrontare i vostri labirinti. Con astuzia, stratagemmi e intelligenza sconfiggerete lo smarrimento, la sofferenza psicologica, le avversità e passerete dal caos all’ordine, dall’illusione alla realtà.
Buona settimana e, un consiglio, non perdete il filo d’Arianna!
Christine Lauret
(Lettrice e correttrice Anja Riemann)