Indipendentista o schiavista: L’odissea della banana

Chi pensa all’America centrale vede isole paradisiache, cocktail, sabbia bianca e palme… oppure giungla, fauna ricca e pioggia…
Che sia il Costa Rica, il Panama o la Colombia, oltre ai paesaggi da sogno, questi paesi hanno una cosa in comune: la banana. Il frutto più ordinario del mondo e anche il più popolare. lo troviamo su tutti i mercati in ogni angolo del mondo e la parola banana è universale…
La banana non è solo una monocultura, ma ha dato vita anche all’espressione «repubblica delle banane». Non è solo un riferimento alle piantagioni, ma anche a dei paesi democratici che, in realtà, sono dittatoriali e corrotti.
Questa settimana avremo due prospettive. Verremo Bocas del Toro il paradiso, le barche, la musica, il popolo… e dietro le quinte l’inferno delle piantagioni.
Scopriremo «cent’anni di solitudine» che ci racconta la Colombia, la vita, la morte e la dittatura. Sullo sfondo del tutto, «l’oro» dell’America centrale, la banana.
Laddove vediamo ordine e progresso, in realtà ci sono disordine e violenza.
Laddove vediamo lavoro e opportunità, solo insalubrità e sfruttamento…
Arma o tiranno, la banana ha ancora dei bei giorni davanti a sé?
Buona settimana con Emotionletter, la rivista che vi mostrerà sempre le due facce della medaglia!
Christine Lauret
(Lettrice e correttrice Anja Riemann)