La canoa: un altro sguardo…

Ho sempre vissuto in un’isola tropicale dove la canoa è sinonimo di sole, mare, passeggiata, laguna e grasse risate.
Qualche anno fa, sono andata nel nord della Francia per motivi di studio. Là, il freddo boia mi teneva chiusa in casa per la maggior parte del tempo.
Ma in primavera, mentre i primi raggi del solo spuntavano, ho, infine, accettato l’invito dei miei amici a fare una gita in canoa sul fiume.
Sono abituata a pagaiare e condurre una canoa, per me non era un problema… Quasi!
Entrare in una canoa in riva al mare, niente di più semplice, i piedi sono nell’acqua e anche se ci bagniamo un po’ è poco importante!
Altra cosa è entrare in una canoa da un pontone sul fiume… Non ci avevo pensato!
Arrivati sul pontone, io fasciata con 3 strati di vestiti (perché anche se il sole «teneva testa» alle nuvole, il freddo attaccava il più piccolo pezzo di pelle scoperta) e gli altri in semplice abbigliamento sportivo, iniziamo a prendere posto a bordo.
Eravamo due per canoa, un “esperto” e un novizio.
Io ero “l’esperta” nella nostra canoa…
Faccio salire la mia amica, si sistema e mantiene l’imbarcazione incollata al pontone per me.
Metto un piede dentro…
La canoa si muove leggermente…
Lei ha paura….
Lascia il pontone…
La canoa si allontana…
Ed io… accidenti!
Un piede sul pontone, un piede nella canoa, constato che le mie gambe si allargano.
Resisto…
Mantengo la posizione per qualche secondo…
Ma la barca si allontana inesorabilmente e adesso sono intrappolata tra quelli che mi gridano di saltare e la mia amica che grida di paura (ritrovandosi sola nell’imbarcazione senza mai avere usato un remo prima)…
Sono flessibile, pero’ questa volta non basterà.
Devo decidere: cadere entrambe in acqua, oppure lasciare andare la canoa e cadere da sola…
Vi lascio indovinare la mia scelta…
La canoa in mezzo al fiume con una che urla come un maiale sgozzato, i remi che volano per aria, ed io… accidenti!
Non solo sono caduta, ma ho fatto il tuffo più grande della storia del fiume… sicuramente!
Mi sono ritrovata sommersa in un’ acqua alla temperatura di 3 o 4 gradi, senza fiato, con la difficoltà di muovermi con tutti vestiti che avevo…
Ragazzi, so nuotare, anche molto bene. Non ho mai avuto paura dell’acqua, sono un pesce… pero’ questa volta ho creduto che sarei morta per il freddo, per la sorpresa, per l’inquinamento, e per il peso che mi trascinava verso il fondo… Ho dovuto la mia salvezza a un ragazzo meno “scemo” degli altri che si è avvicinato velocemente e mi ha dato una mano …la mano di Dio!
Devo raccontarvi il mio stato dopo?!…
GE-LA-TA! Anzi, CON-GE-LA-TA!
Anche dopo una doccia caldissima e coperta con il piumino, tremavo ancora come una foglia…
Comunque non sono stata lontana della polmonite e il week-end l’ho passato a letto con 40 di febbre…
Da allora, la canoa si fa esclusivamente in mare, con almeno 30 gradi e soprattutto… SOLA!
Christine Lauret