N° 9

L’Arcano Maggiore dell’Eremita corrisponde al n°9.
Come il n°4, anche il n°9 viene scritto maniera crescente: V + IIII anziché come un 9 in cifre romane IX, il quale darebbe l’idea che qualcosa venga tolto al X invece di essere un valore aggiunto all’8. Nel percorso di crescita dall’1 al 22, il n°9 rappresenta valori come la contemplazione, solidità e lunga durata. È il principio col quale si conclude la formazione biologica dentro di noi: con questo step diventiamo capaci di esprimere la nostra individualità, la nostra unicità e la nostra differenziazione.
Ripercorrendo i numero dall’1 al 9, quando arrivate all’Eremita, avete integrato in voi tutti i principi precedenti e li unite nella vostra identità: 1 = ho il potenziale, 2 = ho la conoscenza, 3 = ho un’idea, 4 = ne delineo i confini, 5 = la riconosco, 6 = la amo e l’accolgo, 7 = agisco di conseguenza, 8 = la perfeziono, 9 = attraggo tutte le mie parti come una calamita, le integro e le prendo per mano.
Se in voi il principio del 9 è forte, avete bisogno d’integrare per esempio la vostra formazione professionale con un titolo corrispondente, laddove per altri la presenza o assenza di un tale titolo potrebbe avere poca rilevanza. Col 9 percepite che il titolo integra la vostra identità e finalmente direte:”sono integralmente ciò che volevo essere. Ho integrato in me tutte le mie esperienze.” Per esempio: “sono un medico” – e in automatico avete il titolo del dottore.
Quando il 9 perde, invece, la sensazione d’integrità, entra in conflitto e chiede agli altri di farlo. Emerge la paura del non essere compresi per quello che si è, dell’essere esclusi! È un timore riconducibile a memorie di bambini emarginati a causa della loro diversità, a bambini che nella genealogia del 9 sono stati isolati o non compresi. Se incontrate una persona che vi chiede frequentemente: “mi vuoi ancora?”, potrebbe essere una persona col principio del 9 fuori asse.
Il bisogno della comprensione e unione è innata nei “numeri 9”. Nel vostro passato potreste scoprire di avere un nonno (paterno) barista! Un barista ama bere, accoglie e unisce gli altri nella loro diversità, considerando il vino quasi come un indiretto psicofarmaco integrato nella normalità quotidiana.
Il 9 possiede la dote dell’ascolto, una dote formidabile se scegliete un mestiere per esempio come quello del parrucchiere. Sapete ascoltare tanti clienti differenti, trattate capigliature sempre diverse eppure riuscite a permettere a ciascun cliente di riconoscersi nella propria identità. Quando il 9 è nel suo elemento, integra la diversità e fa la differenza!
Sulla carta, l’Eremita cammina in avanti, ma è girato di spalle. Sa dov’è diretto. Conosce la strada. Si fida della sua esperienza e illumina il sentiero per coloro che lo seguono. È ancorato all’esperienza. Dà risposte precise a domande precise. Percepisce la logica e le contraddizioni. Talvolta fa un discorso che si regge da solo. Nulla di strano, che nella mappa dei talenti di pensatori e filosofi spunti fuori un 9! Un segno tipico del pensatore n°9? Controllate se scorgete delle rughette tra le sue sopracciglia. Potrebbero essere dovute al marcato bisogno di comprendere, un bisogno che è importante assecondare, poiché l’incomprensione porta il n°9 a soffrire di gastriti o dolori allo stomaco.
Una frase tipica del n° 9 è: “Prova a contraddirmi!”.
Il candidato del 9 si serve di processi logici per arrivare alla saggezza. Per riuscirci, gli è utile isolarsi. Per ragion di logica, il 9 comprende la somma di tutti i principi precedenti: 1+8, 2+7, 3+4, 5+4, 6+3, 7+2, 8+1 = 9 e capisce perciò la ragione degli altri e include le contraddizioni. Integra tutti i codici. Per esempio: la somma di un 9 composta da un 7 + 2 si traduce come conoscenza (=2) attraverso l’esperienza (=7). Oppure: sommando l’8 (abilità) con l’1 (dispendio di energia minimo) otteniamo un 9 che equivale al risparmio energetico.
Il n°9 che è capace di uscire dalla contraddizione, ha fiducia in se stesso, si fida della propria identità e in lui si accende la fiamma della fedeltà. Una fedeltà duratura, solida, basata sull’esperienza con una tendenza nascosta all’essere protettivi.
Da lì deriva il bisogno latente di isolamento. Serve per andare in protezione per ragionare, poiché nelle memorie del 9 c’è stato un contatto pericoloso. Per rimettere in equilibrio l’equivalenza disfunzionale e inconscia del “contatto” uguale “pericolo”, è opportuno creare contatti fisici positivi e benefici. Nel caso del n°9, potrebbe essere d’aiuto fare massaggi per superare periodi critici e rimediare a ipotetici problemi di pelle come la psoriasi, ovviamente col beneficio del dubbio e con la giusta considerazione che i Tarocchi non sono che un gioco.
Ma una cosa è certa: quando siamo fedeli a ciò che ci corrisponde e seguiamo i nostri talenti, la salute ne giova!
Anja Riemann
Per approfondimenti sugli Arcani Maggiori dei Tarocchi di Marsiglia: http://www.sentierodeitarocchi.it/leremita/