L'angolo Dei Lettori

Sulla difficoltà di amare

Photo credit: Joanbrebo on Visualhunt.com

Per molti anni ho vissuto relazioni disfunzionali, perché non sapevo davvero come esprimere l’amore. Avevo una paura terribile di lasciarmi conoscere nella mia vulnerabilità, quindi, mettevo in atto un’astrazione della relazione, un modello creato grazie a ciò che avevo imparato dal mondo esterno.

Infatti, non ero felice e nemmeno chi avevo accanto lo era. Matrimonio e famiglia si sono separati, e con essi tutti i programmi, gli sforzi e i desideri congiunti.

Da questa sofferenza ho iniziato a cercare cosa e dove avevo sbagliato, cosa avrei potuto fare diversamente in una nuova relazione, qual era il regalo nascosto nel dolore. Dopo tentativi, ricerche, cadute, studi, solitudine, ho iniziato a vederci chiaro e a comprendere.

Quando crei un modello mentale della relazione la tua mente lo usa come se fosse l’unica realtà possibile. Incontri una persona che ti piace. Anch’essa ha un suo modello della relazione, in parte imparata, in parte sperimentata. Pur sempre farcito di aspettative e confini non comunicati.

Siccome per la mente la visione personale è la migliore, la giusta e perfetta, allora cerchiamo di far cambiare l’altro, di adeguarlo un pezzetto alla volta a ciò che vogliamo che sia in modo che il nostro modello sia soddisfatto. Facciamo la stessa violenza a noi stessi, ci sminuiamo, ci tradiamo, non diciamo ciò che pensiamo o desideriamo perché non vogliamo provare dolore, sentire rifiuto, rischiare l’abbandono.

Il modello assume una tale importanza da sottomettere l’essere che lo ha creato.

Sono meccanismi naturali della mente, finché non te ne accorgi e prendi la guida della situazione.

L’amore ha un sapore meraviglioso quando ci liberiamo da schemi mentali imparati e iniziamo a sperimentare nuovi territori dentro e fuori da noi.

Forse inizialmente è poco usuale, a volte difficile ma poi diventa curiosamente bello, nuovamente eccitante e, soprattutto, sentiamo una serena apertura verso l’altro.

Le relazioni sbocciano, crescono e diventano sempre più solide quando ci diamo il permesso di camminare una via nuova.

L’esperienza mostra con chiarezza come l’unico modo per vivere una relazione piena, soddisfacente è basarla sull’amore e l’accettazione, disimparare il vecchio e ridefinire il nuovo, tenersi per mano, è sapersi presenti l’uno all’altro in una danza emotiva, fisica, mentale e spirituale capace di far emergere le gemme più belle e preziose che ciascuno custodisce in sé, dal primo giorno.

Il filosofo Vito Mancuso esprime in una frase ciò che a volte impariamo lungo tutt’una vita:

« L’amore non è qualcosa che si ha o che si fa, è qualcosa che si è. È una forma dell’anima”.

Blerta Guzina – www.sepasuno.com

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