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Uscire dal corpo-a-corpo

Illustrazione di Anja Riemann

Allo specchio una silhouette. In testa una tempesta. Lo sguardo poco delicato che smembra, sminuzza, valuta. Giro vita leggermente ingrossata (pizzica senza pietà), le cosce appesantite (le chiama «cosciotti»), la pelle della pancia un po’ floscia (la tocca come fosse l’impasto del pane), un mezzo giro, espone il suo sedere…non abbastanza muscoloso (lo trova «flaccido»).

Come fare pace con il corpo? Tra lui e noi, il corpo-a-corpo è permanente, stancante. Quando non è costretto a suscitare il desiderio, deve esibire la salute.

Il nostro corpo è sempre stato un oggetto di concupiscenza, che si sia uomo o donna, o ce ne prendiamo cura sino all’estremo o lo «mutiliamo» … Tra le due? Ci siamo noi… comuni mortali che cerchiamo di vincere una battaglia persa in anticipo, su un corpo senescente.

E se piuttosto di lottare, facessimo amicizia con il nostro corpo, accettandolo cosi com’è? Cicciotello, scarno o muscoloso, trattiamolo bene e amiamolo: SIAMO questo corpo!

Christine Lauret

(Lettrice e correttrice Anja Riemann)

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