Zen, Zen, Zen…

Questa mattina, lo specchio non è stato carino con me. Mi ha mostrato una pessima immagine di me: occhi stanchi con occhiaie, gonfi per aver fumato troppo, l’incarnato spento, tinta da rinfrescare, ma sopratutto oggi ha attirato la mia attenzione sulle miei braccia… orrore! L’immagine che si è presentata a me immediatamente è stata: le tende della marchesa… un modo carino per dire le braccia brutte!
Impossibile accettare questo! Dai! Doccia, caffè ingoiato, passeggiata col cane fatta, jeans infilati, non necessariamente in quest’ordine… sono realmente decisa a iscrivermi subito in una palestra. Vado vicino, mi ricordo di averne vista una a due passi da casa mia… avevo anche pensato all’epoca che fra qualche anno magari ne avrei avuto bisogno… questi anni sono arrivati, ahimè, più velocemente del previsto!
Apro la porta d’ingresso del centro…e mi ritrovo in mezzo a degli uffici con un vortice di segretarie. Mi sono sbagliata? “No signora, la palestra è chiusa da un anno adesso...” mi dicono.
Accidenti! Gli dei sono contro di me! Di nuovo sul marciapiede, mi lagno, borbotto, brontolo…sì, sì, sono così io, sempre stressata, arrabbiata e mi lamento in continuazione. La mia amica Caterina, chiamata in aiuto al telefono, mi dice “calma, calma, rimani zen!“. Zen, io? Mentre credo di avere identificato un messaggio dal cosmo: “e sì, sei condannata a vivere con le tue braccia che fanno floc-floc appena ti muovi un pò...” La mia Santa madre mi consiglia il Tai-Chi. Il CHI cosa? chiedo. No grazie, non è per me. Però al punto dove sono, se imparassi a calmarmi… a quanto pare il Taï coso è miracoloso… avanti, mi regalo una lezione… di prova.
Qua, sorpresa! Un istruttore bello come un mezzo Dio con un senso umoristico molto acuto, una musica carina, delle posture complicate con nomi che mi ricordano più l’arte di fare la guerra che la “zenitudine“: il cobra, il guerriero invertito, il cane a testa bassa… ma si tortura la gente qua? Perché il pezzo di legno che è il mio corpo, va al supplizio! Quando ci fermiamo?!
La cosa più strana è stata quando ho risposto alla domanda simbolica “Allora?Ti è piaciuto? Vuoi iscriverti?...” “Sìiii, l’ho A-DO-RA-TO!“
In quest’ora di calma in cui ho scoperto che avevo muscoli in alcuni posti, lontano dallo stress della città, in cui ho anche dimenticato perché ero qui, quest’ora dunque, diventerà indispensabile. Al diavolo le tende della marchesa, vestirò delle maniche, ma almeno sarò Zen… ho finalmente scoperto il senso di questa parola.
Dai, avanti col Tai-Chi, signore e signori!
Christine Lauret
(Lettrice e correttrice Anja Riemann)